Prof. Alberto Roggia

Disturbi al perineo : causati da infiammazioni come prostatiti, uretriti, vescicoliti , ed anche da patologie dei corpi cavernosi del pene. Talora accompagnati da deficit sessuali.

Frequentemente, anche in età giovanile,  le varie infiammazioni / infezioni alla prostata o  a carico della  uretra e delle vescicole seminali può comportare la insorgenza di vari disturbi a carico di quella regione o zona   anatomica chiamata  “perineo” ,  che si trova tra l'ano e lo scroto.         Talvolta ci sono  anche deficit sessuali .

Bicicletta e peperoncino : via libera , senza problemi nella maggior parte dei casi.

A volte il disturbo riferito dal paziente è costante  , altre volte si presenta con periodi di benessere alternati ad altri che  invece comportano una sofferenza di9 varia entità :  così ad esempio talora il paziente accusa un senso di peso fastidioso alla regione perineale,  soprattutto quando sta molte ore seduto per motivi di lavoro , oppure quando utilizza la bicicletta o la moto , oppure anche dopo un viaggio in auto sia pure breve.
Altre volte però al senso di peso si associa una sensazione dolorosa che danneggia la qualità di vita del paziente , che non riesce neppure a trovare una posizione che possa alleviare o ridurre il sintomo.
Le  infiammazioni che colpiscono la prostata,o le vescicole seminali o il canale uretrale sono talora  causate da fattori  infettivi (germi , virus ecc...) .
I principali fattori “ infettivi” responsabili di tali malattie,  che sono in  continuo incremento ,   sono i seguenti , spesse volte trasmessi per via  sessuale:

  1. germi cosiddetti “comuni”  (Escherichia coli , streptococco,  stafilococco,  enterococco, proteus,  klebsiella, pseudomonas,   ecc... ecc....).   
  2. micoplasma ,  ureaplasma urealyticum 
  3. chlamydia trachomatis

 Ma occorre segnalare come  invece molte altre  volte i disturbi sopra indicati  sono  causati solo da “ fattori  congestizi “ ( si tratta pertanto di infiammazione congestizia )   e non da infezioni  a causa dei  germi, virus ecc.. :    ciò  ad esempio  si realizza quando la  alimentazione  è scorretta e  non equilibrata nel suo contenuto in glucidi, grassi e proteine,  oppure  troppo ricca di cibi piccanti, con  eccesso di  vino,  liquori  ed anche di birra.   Oppure anche dopo lunghi viaggi, senza soste,  in auto o aereo,  trattenendo troppo lo stimolo della minzione.

A tal proposito occorre definire i possibili rapporti tra prostata e l'utilizzo della bicicletta,  che ha
portato alla diffusione e commercializzazione di selle cosiddette “anatomiche “ con una “scanalatura centrale”  nel concetto che tale dispositivo possa evitare la  “compressione sulla prostata”   riducendo addirittura  il rischio di  patologie prostatiche come infiammazioni , ingrossamenti benigni e pure tumori.
E' bene sapere che la prostata è un organo ghiandolare a forma di castagna attraversato dall'uretra  che è situato all'interno della regione sottoperitoneale della piccola pelvi , delimitata inferiormente dalla fascia superiore del diaframma urogenitale :   pertanto  le selle di bicicletta o moto  non potranno  mai comprimere la prostata , che è all'interno della piccola pelvi . Ciò non toglie che una buona sella favorisca un altrettanto gradevole confort, e possa pure ridurre la pressione sul perineo e sull'uretra, ma certamente non può agire direttamente sulla prostata.
E' ovvio che in caso di prostatite acuta (con tutti i disturbi sopra citati: febbre, bruciori intensi ecc..) è bene evitare l'utilizzi della  bicicletta,  ma se il paziente ha pur avuto una precedente prostatite acuta,  ma ora è guarito perfettamente , non ci sono assolutamente limitazioni allo utilizzo della bici,  sia amatoriale sia in area sportiva agonistica.
La stessa cosa vale in caso di prostatiti “croniche”  e nelle “ Prostatodinie “ :   non c'è nessuna controindicazione allo sport mediante bicicletta, o moto,  o anche andare a cavallo.

Che dire  circa il peperoncino e la paprika nei confronto della prostata , tante volte messi in causa e condannati ?   Questi cibi contengono la capsaicina e moltissima  vitamina C che fanno del peperoncino e della paprika  un “longevity smartfood”, migliorando colesterolo e trigliceridi.  Come sempre occorre il buon senso  nelle dosi, ma è certo che il peperoncino non comporta danni alla prostata .

Se la infiammazione/infezione a carico della prostata è acuta nel senso che insorge acutamente i disturbi sono generalmente immediati e molto evidenti:   bruciore durante  minzione,  estrema frequenza nel ritmo delle minzioni che possono avvenire  ogni 10-30 minuti,  talora febbre alta accompagnata da brividi, ecc.( leggere  nel sito l' articolo sulla prostatite ed uretrite acuta)

Ma generalmente i disturbi riferiti al perineo (come sopra indicati)  insorgono quando la infezione prostatica  oppure la “infiammazione congestizia” della prostata è in fase subacuta  o addirittura “cronica”.  In tale evenienza  i disturbi della minzione sono assenti o quasi nulli, ma compare il senso di pesantezza , e talora anche lievemente doloroso , ma comunque sempre fastidioso a carico del perineo , cioè  nella zona che si trova sotto lo scroto e verso l'ano., oppure un senso di peso a livello pelvico.  Ciò si manifesta molto frequentemente anche in quel quadro clinico , che può colpire anche pazienti in giovane età, chiamato “prostatodinia” ( si consiglia a tal proposito la lettura,  in questi sito, dell' articolo sulla “prostatite ed uretrite”)

Talvolta invece i  disturbi al perineo non sorgono per cause infettive o congestizie  a carico della prostata o uretra, ma per una patologia che colpisce i due corpi cavernosi del pene .
Infatti come è ben noto i due corpi cavernosi sono  due strutture a forma cilindrica che racchiudono nel loro interno il  tessuto erettile  e  che si estendono per tutta la lunghezza del pene :  il tratto principale  dei corpi cavernosi è a carico della porzione “ visibile “ e palpabile del pene , ma i corpi cavernosi hanno anche una parte “non visibile” che corrisponde alla  porzione “fissa” del pene ,   rappresentata dalla  loro  “radice “  chiamata scientificatamente “ crus penis”,  e  che si inserisce alla tuberosità ischiatica e poi decorrendo lungo la branca ischio-pubica. 
Da ciò si capisce come in alcuni casi di  “FIBROSI” della albuginea dei due corpi  cavernosi  il paziente possa lamentare  un  “fastidio talora anche doloroso “ al perineo  cioè in quella zona sotto lo scroto che  corrisponde alla  proiezione della area “fissa” dei due corpi cavernosi del pene (si consiglia a tal proposito  la lettura di vari articoli in questo sito sulla  Fibrosi , le sue cause di insorgenza , il deficit di erezione da essa provocato, e tutte le terapie )

Non raramente , dal lato sessuale, le varie cause, infettive o solo congestizie, che generano disturbi al perineo, posso favorire anche la insorgenza o il mantenimento di disturbi sessuali come  eiaculazione precoce ma pure deficit erettili o difficoltoso mantenimento della erezione, in cui il “fattore organico” è senza dubbio la causa principale di insorgenza del disturbo ,  ma molte volte accompagnato dal   “ fattore psicologico”  che amplifica il sintomo e lo automantiene  , preoccupando intensamente il paziente che teme di non poter mai guarire  e  manifestandosi  come ansia di prestazione,  ma talora  addirittura come aspettativa di impotenza.

Si consiglia la lettura dei seguenti articoli:

 

Il lettore potrà approfondire tutti gli argomenti andrologici, deficit sessuali maschili e disfunzioni erettili maschili navigando in: www.andrologiadisfunzionierettili.it