Prof. Alberto Roggia

INTELLIGENZA ARTIFICIALE ( I.A.) applicata alla MEDICINA : potenzialità, presente e futuro.

Importanza in ambito diagnostico- terapeutico  e nella medicina predittiva , ma sono ancora doverose alcune riflessioni.

 

Nuovi interessanti scenari sono nati in questi ultimi anni  in ambito medico predittivo , nel senso che il soggetto conoscendo ad esempio il proprio assetto genetico potrà conoscere in anticipo a quali patologie è più suscettibile e  predisposto  potendo  di conseguenza  adottare  molto  precocemente  programmi idonei preventivi  di precisione.
La Medicina predittiva sta acquistando infatti  una  valenza sempre maggiore , potendo fare riferimento anche  alla Intelligenza Artificiale (I.A.)
La I.A. è definibile come la capacità di una macchina di  “ragionare , apprendere e risolvere problemi e quesiti “   simulando le capacità ed il pensiero umano ,combinando insieme enormi quantità di dati ( Big Data ) mediante algoritmi che vengono appresi dalla macchina, e questi sistemi possono pure imparare in autonomia  , tanto che si parla di  “machine learning”. In pratica la I.A. è un processo attraverso cui le macchine ed i sistemi informatici sono in grado di simulare le  capacità umane come il ragionamento, l' apprendimento , la pianificazione, e la creatività , ma su tale tematica sono necessarie alcune riflessioni, come sotto indicato.
Gli algoritmi di I.A. in Medicina sono usati positivamente per interpretare correttamente questa enorme mole di dati e nello stesso tempo per identificare possibili relazioni tra i dati stessi e le patologie umane, per cui trovano utilizzo sia in campo diagnostico che in ambito  predittivo, cioè in grado di identificare possibili patologie prima ancora che si manifestino, ma anche nella gestione    rigorosa delle  terapie farmacologiche  in una specifica patologia , come quella oncologica in particolare, sulla base di linee guida, evidenze scientifiche da riviste  internazionali, decorso di altri pazienti con patologie simili, al fine di cucire al paziente un vestito terapeutico sempre più preciso e personalizzato.  Interessante l'uso della I.A.   anche nella ricerca farmacologica come riferisce il Prof. Giuseppe Remuzzi, Direttore Istituto Ricerche Farmacologiche Mario Negri,  in ambito dello screening di moltissime molecole esistenti al fine di individuare quelle più promettenti da sottoporre a sperimentazioni cliniche , in tal modo  riducendo sensibilmente i tempi per trasferire i risultati della ricerca alla pratica clinica :  in USA tale ricerca è oramai avanzatissima tanto che sono oltre 500 le applicazioni di I.A. approvate dalla Food and Drug Administration, Ente governativo che si occupa di alimenti e farmaci , dipendente dal Dipartimento della Salute.
Alcuni esempi di applicazione  della I.A.  : al servizio della genetica consente di ridurre i tempi  per la formulazione di una diagnosi permettendo  più tempestivamente la adozione di cure in quanto il report clinico perviene in  12-24 ore, ed quindi di grande utilità  nelle patologie  neonatali .   La Intelligenza Artificiale  trova  valenza  nel campo della diagnostica per immagine , come la Risonanza Magnetica 3 D,  consentendo di  analizzare , mediante sofisticati ed avanzati algoritmi matematici,  informazioni  che risultano di  utilità nella gestione clinica delle patologie neurologiche quali sclerosi multipla, deficit cognitivi vari , Alzheimer, Parkinson , ma pure  nel monitoraggio dei traumi cranici.  In dettaglio  nella Sclerosi multipla e nell'Alzheimer, con il supporto della I.A. nella  RM -3 D , viene  calcolato , con l' analisi quantitativa  dei biomarker, sia il volume globale cerebrale,  ventricolare e l'ippocampo , ma pure quello della sostanza bianca e della sostanza  grigia , valutando la evoluzione  nel tempo della patologia.
Attualmente  la I.A. trova applicazione in molte discipline mediche come  radiologia , radioterapia, oftalmologia, dermatologia , pediatria, neonatologia ,gastroenterologia, broncopneumologia, ginecologia oncologica, senologia, ematologia, infettivologia , cardiologia, urologia , ecc.        La I.A. può partecipare anche nella gestione integrata di una Unità  ospedaliera , potendo realizzare una pianificazione ponderata delle  risorse disponibili, al fine di evitare pure sprechi in termini temporali e di risorse, e controllare pertanto anche i costi.   Così si realizza da qualche anno all' Ospedale Universitario di Parma , dove ,coordinato dalla Prof,ssa Bignami,  è in atto un nuovo modello di organizzazione del blocco operatorio , indicato come Parm-A.I.  che  consente di  effettuare quasi in autonomia la programmazione di utilizzo delle sale operatorie , garantendo puntualità , efficienza e corretto impiego delle risorse, e miglior gestione dei ricoveri room o sale risveglio , alleggerendo in ultima analisi anche il carico di lavoro degli operatori stessi, con indubbi vantaggi.
Ma la I.A. presenta però pure aspetti etici ancora da chiarire , tanto che Stephan Hawking , noto fisico-matematico ,  affermava che bisogna raccogliere i frutti della futura I.A.  ma nello stesso tempo evitarne i rischi ,  mentre il fisico Max Tegmark  propone  linee guida per  una  “benefica I.A “.
Recentemente Mario Tavani, Professore Ordinario di Medicina Legale della Università degli Studi dell' Insubria e  Direttore per molti anni dell'Istituto di Medicina Legale all' Ospedale di Varese ,  segnala come la I.A. ed il Metaverso in rapidissimo sviluppo modificheranno sostanzialmente il mondo della Sanità , sia nelle attività cliniche-assistenziali sia  nei programmi di prevenzione e pure nella attività medico-legale e forense , ma afferma che oggi sono necessarie  varie riflessioni in ambito etico oltre che socio-politico, in quanto la I.A. influenzerà sempre più non solo la Sanità ma anche  lavoro , politica, società .

 Per Elena G. Bignami,  Ordinario di Anestesiologia /Rianimazione alla Università  di Parma, è auspicabile giungere a realizzare modelli ibridi , di I.A. e di  I.Umana  che  non devono influire  sulla libertà di pensiero ed azione nelle professioni mediche ,  perchè la I.A. sarà sempre una valida alleata, ma nel contempo non potrà mai svolgere il ruolo di “sostituta” del Medico , ed anche   Giuseppe Remuzzi  afferma  che la I.A. non dovrà rimpiazzare il Medico perchè le decisioni finali rimangono sempre al Medico per questioni etiche , deontologiche , e di responsabilità . Già Albert Einstein , in modo lapidario ed anticipando i tempi , affermava  “ il cervello batterà tutte le varie intelligenze artificiali, perchè è libero e può cambiare idea” .                                                                                                                                                                        

 Tranchant Henry Kissinger, Segretario di Stato USA con i Presidenti Nixon e Ford, affermando  che  la I.A. apre certamente a scenari di conoscenza e comprensione senza precedenti , e saprà trasformare  il “nostro approccio a ciò che conosciamo, a come conosciamo e persino a ciò che è possibile conoscere “,  ricordando che ad ogni punto di svolta l'Umanità avrà tre opzioni:  limitare la I.A. ,  collaborare con essa  o rimettersi completamente ad essa.