Prof. Alberto Roggia

Condilomi da HPV, e rischio di insorgenza di tumori al pene, all' ano e nel cavo orale.

Importanza della efficacia della vaccinazione anti- HPV , anche nei maschi. Il vaccino anti-HPV è il “ primo vaccino contro il cancro generato dal virus HPV”

Molto frequenti le patologie infettive trasmesse sessualmente che si manifestano  agli organi genitali genitali maschili,  ma che possono causare possibili serie complicanze come infertilità- sterilità ed insorgenza di tumori.

Le malattie trasmesse per via sessuale sono in continuo aumento , e schematicamente possiamo qui indicarle:

Papilloma- virus umano , indicato come  HPV  : una delle infezioni  sempre più frequente che determina la formazione di “condilomi acuminati “ che si presentano generalmente come multiple aree rilevate e sporgenti chiamate comunemente come “creste di gallo”. Tale condilomatosi si localizza generalmente al glande  , nel solco balanoprepuziale, od anche sul meato uretrale esterno, ma pure molto facilmente  nella zona peri-anale e perineale , all'inguine, alla regione pubica, ed al cavo orale : talora lo sviluppo di tali condilomi è di alto grado presentandosi come condilomatosi gigante,  con aspetti definiti “a cavolfiore”.
Da segnalare come i papilloma-virus rappresentano una famiglia di oltre 100 tipi di virus : in tal ambito alcuni virus si limitano a determinare la insorgenza dei condilomi ai genitali o alle regioni anali e buccali , ma purtroppo talora sono in causa alcuni tipi di virus , come soprattutto HPV-16 e  HPV-18 ,  che hanno un “ forte  potenziale oncogeno tumorale maligno” per cui se la infezione può facilmente  generare la insorgenza di una vera e propria  lesione  tumorale cancerosa a carico del glande, pene , ano, e la  bocca , mentre nel sesso femminile determina il tumore maligno a carico della cervice uterina e della vagina.
Da diversi anni  il Ministero della Salute in Italia ha pianificato un programma di vaccinazione , offerta gratuitamente , a tutti i giovani di entrambi i sessi e di anni 11-12,  con l'obbiettivo di poter ridurre drasticamente nei prossimi anni l' incidenza di tali tumori: pertanto il vaccino anti-HPV  deve essere considerato come “ il primo vaccino contro il cancro dovuto al virus HPV”, perchè previene il 90 % di tumori generati dai ceppi oncogeni HPV.    Inoltre dal 2017 è disponibile il vaccino “nonavalente” perchè protegge non solo da HPV-16 e18,  ma pure da altri sette sierotipi di virus capaci di indurre il cancro.
E' raccomandato per femmine e  maschi tra 11 e 12 anni, quindi prima della attività sessuale : anche i maschi ne giovano efficacemente perchè il vaccino evita la insorgenza di tumori maligno al  pene, regione anale , e orofaringe.
La vaccinazione anti HPV , pur non rientrando in quelle obbligatorie secondo la legge 119/2017 ha la prerogativa di essere definita  un “Livello Essenziale di Assistenza” come da linee guida del Ministero della Salute:   vaccino gratuito, molto sicuro, ottimamente tollerato con minimo arrossamento al punto della iniezione, raramente febbre.
Purtroppo il Piano vaccinale italiano specifico per HPV per entrambi i sessi stenta a decollare e risulta pure una netta differenza tra le varie Regioni italiane.

Altre malattie sessualmente trasmesse :

Herpes simplex genitale :  generata soprattutto dal virus HSV-2 , è anch'essa molto frequente e ostinatamente recidivante che si manifesta con piccole vescicole , piccole ulcerazioni ed eruzioni,   ma spesse volte la infezione è pure asintomatica per cui il paziente diventa una potenziale fonte di ulteriore diffusione della infezione per via sessuale.

Chlamydia trachomatis ,  ureaplasma urealyticum,  mycoplasma : frequentemente determinano insorgenza di uretriti, prostatiti, infiammazioni ed infezioni alle vescicole seminali ed epididimi con danni alla  spermatogenesi che possono  comportare quadri di infertilità e sterilità.

Sifilide  :   nella grande maggioranza dei casi la sifilide è una malattia venerea in quanto il contagio si verifica in relazione a rapporti sessuali per cui le prime lesioni si manifestano a carico degli organi genitali esterni maschili e femminili in quanto il microbo penetra attraverso piccolissime ulcerazioni al  glande    ma sono possibili anche lesioni  a carico di aree extra-genitali come labbra, mucosa buccale, regione anale e perianale.
Dopo una incubazione di 15-20 giorni dal contagio,  ma talora anche tre mesi,  compare nel punto della pelle in cui è avvenuta la penetrazione una lesione chiamata “complesso primario o sifiloma “ che appare come un nodulo di colore rosso-cupo, duro al tatto,  rilevato che lentamente  si allarga e  si trasforma in una ulcera per poi scomparire spontaneamente in 4-8 settimane lasciando una cicatrice.  Dopo alcuni giorni  compaiono ingrossamento dei linfonodi a sede inguinale o crurale.  Occorre ricordare che il sifiloma è la principale fonte di contagio e di trasmissione della malattia, per cui il paziente in questa fase di malattia è fortemente contagioso:  da ciò l'importanza di una diagnosi quanto mai precoce al suo primo apparire, e quindi impostazione di  tempestive cure . Infatti se la malattia non viene diagnosticata in tempi rapidi e quindi non subito curata , il microbo “treponema” entra nella circolazione sanguigna  raggiungendo i diversi organi e tessuti dell'organismo con vari disturbi determinando seri quadri clinici definiti sifilide secondaria e terziaria.

Blenorragia o gonorrea :   è una infezione ,   nota comunemente anche col nome di  “scolo” a causa della secrezione dal meato uretrale di abbondante pus, accompagnato da bruciore alla minzione.  provocata da un germe chiamato” neissera gonorrheae o gonococco  “ . La infezione, trasmessa sessualmente, colpisce inizialmente lo sbocco esterno del canale uretrale penetrando anche nell'uretra stessa  diffondendosi in tutto il canale uretrale e quindi  alla prostata , le vescichette seminali, l'epididimo con gravi ripercussioni su tali organi e possibili danni alla fertilità o soprattutto gravi stenosi uretrali che possono comparire anche a distanza di alcuni anni dalla  infezione e  che richiedono talvolta ripetuti e complessi  interventi  chirurgici.    La manifestazione clinica è molto precoce dal momento dell'avvenuto del contagio,  per cui a distanza di 24 ore compare generalmente un prurito fastidioso al meato uretrale che si trasforma molto rapidamente in un intenso bruciore .  Dopo infatti una incubazione di 48 ore , massimo 3-4 giorni,  il meato uretrale esterno appare arrossato, dolente  e si osserva subito la fuoriuscita spontanea oppure  ad una lieve spremitura dello stesso  meato uretrale di  pus giallo-verdastro

HIV : è la causa della sindrome di immunodeficienza acquisita ,  nota  come AIDS. In tali casi la trasmissione  avviene generalmente  attraverso rapporti sessuali,  ma pure per altre cause come uso promiscuo di siringhe. Talora in ambito di AIDS nel paziente può insorgere il sarcoma di Kaposi che è un tumore maligno vascolare localizzato alle dita dei piedi, agli arti inferiori ma pure  al glande.


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