Prof. Alberto Roggia

Come mantenere la attivita’ sessuale ed evitare la perdita delle urine nella chirurgia del tumore prostatico: quale tecnica chirurgica e' oggi preferibile? Risultati dopo 8800 casi operati in America.

Chirurgia con telescopi-microscopi o chirurgia robotica-laparoscopica? Rai due intervista il prof.Alberto Roggia

Molte sono le tecniche oggi utilizzate per la asportazione radicale completa del tumore alla prostata: tecniche a”cielo aperto “con incisione con bisturi, tecniche mininvasive laparoscopiche-e-robotiche a” cielo chiuso” con piccoli fori sull’addome. Certamente tutte le Società Scientifiche Internazionali concordano sul fatto che la asportazione del tumore maligno è sempre radicale e completa con tutte le tecniche chirurgiche in uso, per cui dal lato “oncologico” (guarigione dal tumore in altissima percentuale di casi, cioè nel 96-98%, quando ovviamente il tumore è localizzato nell’organo, e non diffuso) non esiste una tecnica “migliore“ di un’altra.
Diversa certamente, invece, la degenza ospedaliera, che appare più ridotta nella chirurgia mininvasiva robotica laparoscopica rispetto alla chirurgia tradizionale classica. Ma la durata del ricovero ospedaliero non è poi così importante per il
paziente, il quale invece si preoccupa della qualità di vita futura, cioè della possibilità di mantenere una futura attività sessuale e di avere una normale minzione , senza perdita d’urina. Per quanto concerne i risultati delle varie tecniche chirurgiche nei confronti della “qualità di vita” dopo l’intervento chirurgico ,cioè della continenza urinaria (mantenimento di normale minzione, senza perdite di urina) e della attività sessuale, i dati non sono però ancora univoci: buoni risultati sono segnalati nella chirurgia mini-invasiva con robot e laparoscopica, ma
oggigiorno sono registrati ottimi risultati nella moderna chirurgia prostatica con lenti telescopiche e microscopi che è in pratica una “variante” della tecnica laparotomica classica: l’urologo utilizzando cioè moderni microscopi/ telescopi chirurgici di ultima generazione e di alta tecnologia può effettuare una specie di microchirurgia mediante strumenti finissimi e delicati, definiti appunto “da
gioiellere” , al fine di cercare di salvare le più piccole strutture sfinteriali adibite alla continenza urinaria ed i fasci neuro vascolari preposti alla erezione ( tutto ciò per cercare il mantenimento della perfetta continenza delle urine e per anche mantenere l’ attività sessuale nella più alta percentuale dei casi).

A proposito di incontinenza ed impotenza, recentemente il Corriere-Salute (inserto del Corriere della Sera del 28 febbraio 2010) ha segnalato che su Jama,la rivista più qualificata dei Medici Americani, il Prof. Jim Hu del Brigham and Women’s Hospital di Boston ha pubblicato i risultati di ben 8837 interventi chirurgici radicali con robot e laparochirugia (chirugia minivasiva) da cui emerge che il robot e la laparoscopia accorciano certamente i tempi di degenza e riduce il sanguinamento “ma haimè provocano un maggior numerodi impotenza e incontinenza”. In particolare il Prof. Jim C. Hu,Divisione di Urologia del Brigham and Women’s Hospital diBoston, con i colleghi della Harvard Medical School di Boston ha pubblicato sulla rivista JAMA (American Medical Association) i seguenti risultati emersi da uno studio comparativo tra pazienti operati con tecnica radicale classicatradizionale a “cielo aperto” e pazienti operati con tecniche miniinvasive laparoscopiche-robotiche (JAMA, october 14, 2009 - vol.302, n.14 , pag 1557-1564): su un totale di 8837 pazienti affetti da tumore prostatico maligno, e sottoposti ad intervento di chirurgia radicale, l’incontinenza urinaria è presente (dopo 18 mesi dall’intervento chirurgico) nel 15,9% dei casi operati con tecniche mini-invasive (Robot-laparoscopia), mentre è ancora inferiore, cioè presente nel 12,2% dei casi nella chirurgia classica tradizionale a “cielo aperto”. Per quanto riguarda il deficit sessuale erettile (impotenza totale o erezione
insufficente ) questa è presente nel 26,8% dei casi della chirurgia mini invasiva (Robot-laparoscopia), mentre è inferiore, cioè ridotta al 19,2% dei casi nella chirurgia classica-tradizionale a cielo aperto (vedi tabella allegata):

  Chirurgia miniinvasiva
Robot/laparoscopia
Chirurgia classica
a “cielo aperto”
Incontinenza urinaria 15,9% 12,2%
Impotenza e disfunzioni
erettili
26,8% 19,2%

 

Oggi si è visto che è possibile ridurre nettamente il rischio di impotenza e di incontinenza utilizzando tecniche operatorie quasi microchirurgiche, cioè delicatissime e di massima precisione.
Le tecniche microchirurgiche hanno trovato pertanto ottimo campo di applicazione anche nella chirurgia radicale del tumore prostatico,riducendo in modo ignificativo la possibilità di incontinenza urinaria e di impotenza. Infatti l’uso di rumentazione finissima e delicata , (definita da gioiellere) , consente la massima precisione e delicatezza nell’asportazione della prostata, cercando di “salvare”, e non danneggiare, tutte le strutture anatomiche più piccole e definite “nobili” (cioè particolarmente importanti al fine del mantenimento delle urine e dell’attività sessuale). Tutto ciò è oggi possibile utilizzando moderne tecniche, attuabili con microscopi/telescopi operatori durante la chirurgia classica a “cielo aperto”: si consiglia al lettore che volesse approfondire l’argomento della microchirurgia del tumore prostatico (che è stata pure segnalata da RAI DUE con un’intervista al Prof. Roggia trasmettendo anche un intervento effettuato sempre dal Prof. Roggia ) cercare sul sito per visualizzare il filmato Rai.

Allo stato attuale è certo come nessuna tecnica possa oggi garantire al 100 / 100 la continenza perfetta e una attività sessuale identica e invariata rispetto a prima dello intervento chirurgico. La risposta alla domanda quale strategia chirurgica sia migliore per la continenza urinaria e la attività sessuale è pertanto ancora oggi incerta ed è difficile dire l’ultima parola anche perché gli studi di confronto tra le varie tecniche sono ancora pochi , ma è certo che la tecnica di massima precisione attualmente realizzabile con lenti telescopiche/microscopio offre oggidì ottimi risultati, riducendo ulteriormente, in modo significativo, i rischi d’incontinenza ed impotenza. E’ evidente a tutti come su tali risultati incida molto l’esperienza chirurgica operatoria dello specialista urologo in questa specifica chirurgia che è anzitutto demolitiva (asportazione della prostata e delle vescicole seminali) ma pure ha un tempo successivo, quanto mai delicato e preciso, ricostruttivo della continuità del tratto urinario con risparmio, se possibile dal lato oncologico, dei fasci neuro-vascolari della erezione e dello sfintere interno ed esterno per la buona continenza urinaria.
Si consiglia al lettore di cliccare sul sito prostata.profroggia.it, dove al link PATOLOGIE troverà molti dettagliati articoli su tutte le tecniche chirurgiche più moderne nel tumore prostatico: RAI DUE ha recentemente trasmesso, nella rubrica televisiva “Medicina 33”, un intervento chirurgico urologico per rimozione del tumore maligno della prostata effettuato dal Prof. Alberto Roggia mediante utilizzo di microscopio-telescopio e strumentazione da gioielliere.

La suddetta tecnica modificata e quindi rivisitata da Roggia (chiamata tecnica T.F.C.U.A. di Roggia e Coll.) con varianti difficili da descrivere nei dettagli in questo articolo, è stata pubblicata su una rivista urologica internazionale specializzata con il seguente titolo:

Modified Radical Retropubic prostatectomy : personal techincal variation “Tension free Continuum Urethral – Anastomosis T.F.C.U.A.” in the preservation of the bladder neck, and estimation of the urinary continence.
articolo di A. Roggia (M.D.) e Coll.

Il lettore potrà leggere la traduzione italiana dello stesso articolo dal collegamento qui sotto:
Prostatectomia radicale retropubica modificata: variante tecnica personale “tension free" dell'anastomosi del continuum uretrale (T.F.C.U.A.) mediante amplificazione di immagine con microscopio / lenti telescopiche nella conservazione del collo vescicale, e valutazione della continenza urinaria.

Nel presente sito, e nel sito prostata.profroggia.it il lettore potrà trovare numerosi articoli che illustrano le tecniche operatorie chirurgiche realizzate con microscopio o telescopio chirurgico nella cura del tumore prostatico e visionare i filmati RAI e le interviste televisive su tale argomento.

Per il trapianto microchirurgico di nervo surale si consiglia la lettura dell'articolo: Quando e' consigliabile il trapianto microchirurgico di nervo surale (nerve grafting) per mantenere l'attivita' sessuale nel tumore prostatico in prostata.profroggia.it.