Prof. Alberto Roggia

Malattie dermatologiche non infettive del pene e del prepuzio.

Molto frequenti in tutte le età, anche giovanili , richiedono , assieme alle patologie virali e batteriche , una accurata e precoce diagnosi e cure specifiche.

A carico del pene e del prepuzio possono insorgere , molto frequentemente, malattie infettive di origine virale ,esempio il papilloma virus HPV che si presenta clinicamente come condilomi acuminati noti come “creste di gallo” o come papule condilomatose talora verrucose . In ambito di cause virale di patologie peniene e prepuziali va ricordato l'erpes simplex, il citomegalovirus, il pox virus causa del mollusco contagioso , ed i retrovirus o virus della immunodeficenza umana - HIV che possono presentarsi clinicamente come una macula eritematosa di Kaposi al glande e prepuzio .
Altre volte invece gli organi genitali esterni maschili possono presentare patologie di origine infettiva batterica e parassitaria , generalmente sessualmente trasmesse : in tali casi sono generalmente in gioco gli streptococchi, stafilococchi, pseudomonas aeruginosa , la gardnerella vaginalis, la candida albicans che genera le frequenti infezioni micotiche , ma pure il gonococco che interessa anche il canale uretrale con secrezioni purulente e minzioni molto dolorose , ed il treponema pallidum che è l'agente causale della sifilide . Tutte queste patologie richiedono una diagnosi precoce se si vuole evitare che il quadro clinico peggiori o che la malattia persista con periodi di remissione ma che poi si ripresenti con ripetuti episodi di recidività .
I genitali esterni maschili possono però anche essere colpiti da malattie dermatologiche da cause totalmente “non infettive” rappresentate soprattutto dai seguenti quadri clinici:

1) Patologie allergiche del pene ,come gli eczemi allergici da contatto che sono dovuti ad una sensibilizzazione da parte di una sostanza allergenica specifica che agisce attraverso un meccanismo immunologico. Le cause sono le più varie e spesso sono difficili da identificare in quanto possono essere sostanze varie, antibiotici, molti conservanti , antiinfiammatori non steroidei, spermicidi, ed anche il lattice presente nei preservativi. Il sintomo compare precocemente, quasi sempre dopo 24-48 ore dal contatto con la sostanza allergenica e si manifesta con prurito , associato talora a senso di bruciore , e si presenta con area arrossata di eritema e vescicola essudante . Nell'ambito dei preservativi può aversi una reazione allergica da cosiddetta ipersensibilità “ ritardata “ che si manifesta con prurito, edema , eritema e vescicole dopo 24-48 ore dal contatto ; esiste però anche la possibilità di una reazione allergica da ipersensibilità “immediata” IgE dipendente per cui la orticaria da contatto si presenta in meno di 60 minuti dopo il contatto col preservativo procurando al paziente sensazione di fastidioso prurito, gonfiore al prepuzio o al glande, edema e arrossamento. Nei pazienti allergici al lattice presente nel preservativo sono stati segnalati anche quadri generalizzati,anche seri, a causa della distacco di particelle di lattice e diffusione di allergeni nell'aria : crisi di asma , edema di Quincke, rinocongiuntivite, orticaria generalizzata e pure shock anafilattico.

2) Psoriasi genitale , a carico soprattutto del glande ma pure del prepuzio, e molto spesso associate a lesioni identiche anche ai gomiti e ginocchia del paziente. Si tratta di una dermatosi eritematosa - squamosa cronica , rappresentata da placche ben delimitate arrossate eritematose coperte da squame che se vengono grattate sia pure leggermente lasciano apparire la classica lesione rosea sanguinante.

3) Lentiggine peniena : si manifesta generalmente in età adulta come una macula di colore bruno-chiaro o bruno-scuro con bordi irregolari e che misurano pochi millimetri o anche uno/due centimetri . Lo specialista dermatologo o andrologo esperto in patologie dermatologiche provvede alla diagnosi differenziale con melanoma di Dubreuilh, nevo melanocitico, verruca seborroica o iperpigmentazioni post-infiammatorie.

4) Vitiligine prepuziale : sono aree ipopigmentate e quindi chiare o molto chiare a carico del prepuzio e generalmente presenti anche in altre parti del corpo , dalle mani ,al dorso ,al viso ecc., ma talora localizzate solo ai genitali esterni, del tutto prive di disturbi al paziente.

5) Lichen planus : si presenta come papule violacee al glande ed alla cute del pene , ma pure dello scroto e area perineale, come affezione cutanea e mucosa cronica e facilmente recidivante.

6) Lichen sclerosus o lichen sclero-atrofico . È una dermatosi di origine probabilemte infiammatoria , ma non sono escluse cause autoimmuni ,infettive ,fattori locali traumatici e cause ormonali-genetiche. E' segnalata la possibilità di tale malattia anche nel bambino, generalmente verso i 7-8 anni e si presenta con eruzione papulosa che rapidamente evolve in un cute prepuziale spessa ,biancastra, sclerotica, rigida e talora ipercheratosica che comporta facilmente la insorgenza di una fimosi serrata. Generalmente però il lichen sclerosus colpisce pazienti adulti e si manifesta talora con prurito al glande, ma poi rapidamente compare un ispessimento della cute prepuziale verso la sua parte terminale , comparsa di facili minime fissurazioni del prepuzio durante i rapporti sessuali e pertanto un certo dolore o fastidio nel coito, difficoltà sempre maggiore nella retrazione del prepuzio sul glande rendendo difficoltosa già la comune toilette : il tutto sfocia in un quadro di fimosi che peggiora sempre più , dove la parte terminale del prepuzio oltre che ristretta appare nettamente biancastra ed ispessita e solcata da piccolissimi taglietti non appena si cerca di scoprire sia pure cautamente il glande. Tal malattia, che si presenta con una certa frequenza soprattutto nei pazienti affetti da diabete mellito ma che colpisce anche pazienti del tutto sani e senza altre patologie pregresse o in atto, richiede una grande attenzione per cui la diagnosi precoce , e la sua terapia, è di rilevante importanza: infatti se il lichen scleroatrofico progredisce può venire ad interessare anche il meato uretrale esterno ma può anche facilmente penetrare a ritroso nell'uretra provocando gravi stenosi cioè restringimenti di tutto il canale uretrale , e ciò impone poi provvedimenti chirurgici di uretroplastiche sempre delicati e talora complessi , con facile recidiva della stenosi.

7) Balanite di Zoon : è una balanopostite cronica a causa sconosciuta che si presenta con macule eritematose, di aspetto lucido o vellutato , non rilevate , in cui l'esame istologico bioptico segnala la presenza nel derma papillare di evidente infiltrazione plasmacellulare e ciò è utile per la diagnosi differenziale con la eritroplasia di Queyrat che è invece lesione displastica a potenziale neoplastico.

Si consiglia di leggere i anche i seguenti articoli in questo sito: