Prof. Alberto Roggia

La minzione ed i suoi diversi disturbi

Generalmente è normale, ma altre volte è invece debole , faticosa , con bruciore o sangue , a gocce, sottile , urgente , impellente, anche interrotta o in due tempi, con massima frequenza .

Come avviene la minzione: la vescica è un serbatoio in cui si raccolgono le urine , prodotte continuamente dai reni, ed alla fase di riempimento della vescica fa seguito lo svuotamento che si realizza con la minzione attraverso l'uretra . La fase di svuotamento avviene per contrazione della parte vescicale che genera un aumento della pressione delle urine contenute nella vescica fornendo pertanto una azione propulsiva utile per la espulsione delle urine all' esterno. Si realizza un getto minzionale di buon calibro e forte , che avviene senza fatica , né dolore o bruciore , trasmettendo al soggetto la sensazione di aver svuotato completamente, e con piena soddisfazione, la propria vescica.

Disturbi del mitto urinario : possono insorgere a qualsiasi età , per varie cause, sia nel sesso maschile che femminile , e richiedono la visita in prima istanza del Medico di Famiglia , talora anche dallo specialista Pediatra se l' alterazione del getto venisse registrata dai genitori di un piccolo paziente. Tuttavia il più delle volte si rende necessaria la visita dello specialista Urologo che sulla base della anamnesi , della visita specialistica e di eventuali accertamenti diagnostici strumentali potrà accertare la causa del disturbo per poi instaurare la strategia terapeutica del caso.

Mitto debole, astenico, cioè senza forza : il paziente si accorge che il proprio getto minzionale ha perso la forza propulsiva che aveva in epoca precedente, per cui la minzione si conclude in tempi decisamente più lunghi con un mitto debole, senza proiezione : talora la minzione è pure “ritardata” perche dal momento dello stimolo e l'inizio della minzione passano molto secondi o anche un minuto , ed il paziente in questa “esitazione minzionale ” è pure costretto a sforzarsi , utilizzando i muscoli addominali, per spingere e dare più forza sul mitto, realizzandosi in tal caso il quadro clinico sintomatologico di disuria. In tali frangenti il paziente ha la netta sensazione di avere uno svuotamento incompleto delle urine.

Non mancano casi in cui la minzione avvenga con forti e dolorosi bruciori minzionali, riferiti e localizazzati soprattutto alla uretra , durante la espulsione delle urine , cioè con stranguria che comportra sempre un nettissimo aumento della frequenza delle minzioni , anche ogni 30 minuti o pure meno ancora, che inficia nettamente la qualità di vita del paziente . Questo patologico aumento del ritmo minzionale, definito pollachiuria, può essere prevalentemente diurno , ma molto spesso coinvolge tutte le ore diurne e notturne (nicturia) . Talvolta la stranguria è accompagnata pure da febbre, anche molto alta, che sorge spesse volte quasi improvvisamente, una febbre che può comportare forti brividi e che richiede sempre trattamenti terapeutici tempestivi .

Mitto a gocce : quando la disuria sopra indicata è particolaremente grave , e magari persistente da molto tempo, il paziente non riesce ad avere un vero e proprio getto , ma urina con massima frequenza emettendo, ogni volta , solo poche gocce . Ciò sta ad indicare che molto probabilmente vi sia una ostruzione organica , più o meno grave, a carico della uretra o del collo della vescica , per cui la vescica non ottiene mai il suo normale svuotamento , realizzandosi in tal caso il quadro clinco di ritenzione cronica - acuta d'urina.

Minzione interrotta : la parola esprime con immediatezza il fatto che si realizza una improvvisa interruzione della emissione di urina durante l'atto della minzione , causato il più delle volte da un calcolo, che uscito dalla vescica, si blocca nella uretra .

Minzione in due tempi : cio avviene quando la emissione di urina si realizza in due tempi molto ravvicinati tra di loro, cioè in rapida successione . Il più delle volte la causa risiede in una ostruzione , sia pure parziale, del collo vescicale o della uretra prostatica per cui la vescica non viene mai svuotata completamente con la prima minzione , ma rimane in essa un importatte residuo post-minzioale che stimola, già dopo pochi minuti , o al massimo 30 minuti , una nuova seconda minzione .

Urgenza minzionale : si tratta in tal caso di un improvviso, e ben poco controllabile da parte del paziente , stimolo alla minzione . Talora tale impellenza minzionale è associata a bruciori e dolori minzionali , come in caso di infiammazioni ed infezioni alla uretra, prostata e vescica, mentre altre volte la minzione , sia pure molto urgente, non è accompaganta da altri disturbi. Da segnalare che non sempre il paziente riesce a “bloccare “ ed inibire lo stimolo , tanto che tale urgenza può anche comportare, con grave disagio per il paziente, una piccola pseudo-incontinenza , cioè perdita sia pure di poche gocce di urina.

Mitto sottile : una riduzione di calibro del getto può essere dovuta da una patologia congenita per cui il piccolo paziente , già in fase neonatale o in quella successiva, presenta un getto molto sottile come calibro, talora inerrotto oppure perde le urine a gocce . In tali casi potrebbe trattarsi di presenza di “valvole congenite” a carico della uretra posteriore , oppure di una stenosi del meato uretrale come in caso di ipopspadia. In età adulta la stenosi uretrale , causante un getto di ridotto calibro, è sempre di origine acquisita, quindi dovuta a traumi, ad esiti di infammazioni-infezioni uretrali, a patologia prostatica , a recidivanti e persistenti infiammazioni al prepuzio ed al glande che comportano, come in caso di lichen sclero-atrofico, una netta stenosi del meato uretrale e non raramente anche della fossa navicolare.