Prof. Alberto Roggia

Il bambino con la febbre: che fare?

Ancora valida la mano sulla fronte ed uno sguardo attento al piccolo paziente. Evitare allarmismi, ma neppure sottovalutare il sintomo febbre.
Determinanti le prescrizioni terapeutiche del Vostro Medico Pediatra o Neonatologo .

I consigli pratici delle nonne . Evitare il "fai da te" o il ricorso immediato ed indiscriminato a farmaci antipiretici .

La temperatura normale del corpo umano è valutata come 37°C, ma le variazioni piccole, comprese tra 36,5 e 37,3 °C. sono da considerare ancora normali in relazione a vari fattori, come l'attività muscolare, il momento della giornata in cui viene misurata la temperatura del corpo, l'età del soggetto: il neonato in particolare ha una temperatura di circa 1°C: superiore a quella di un individuio adulto.
L'aumento della temperatura , a causa di alterazione dei meccanismi complessi di regolazione della temperatura del nostro corpo, determina la febbre che è però un "sintomo" ,e non una malattia ! Infatti la febbre risulta essere il segno o sintomo con cui molte malattie, a carico ad esempio dell'apparato respiratorio o gastroenterico o una comune malattia infettiva , si manisfestano : talora è una febbre che insorge gradualmente e rimane come "febbricola" , ma altre volte insorge improvvisamente in modo esplosivo , a ciel sereno, accompagnata talora da brividi , in un bimbo che magari poche ore prima aveva giocato vivacemente e si era alimentato correttamente, o aveva trascorso ore serene alla Scuola Materna o Elementare.
Ecco che la febbre diventa pertanto sia il" campanello di allarme "che avvisa e preannuncia una malattia , sia un importante e validissimo meccanismo di difesa da parte dell'organismo stesso alle cause patogene: da ciò la norma fondamentale di evitare il "fai da te" magari s ubito ed addirittura con antibiotici (!) , che comunque non servirebbereo assolutamente se la febbre fosse il sintomo di malattia virale, e non causata da germi patogeni.
Generalmente nel corso delle malattie che comportano insorgenza della febbbre si libera dai globuli bianchi circolanti nel sangue , e soprattutto da una specie particolare di tali globuli chiamati neutrofili, una sostanza nota col nome di Pirogeno endogeno che altera i meccanismi termoregolatori, e tale evento fa scatenare la febbre.
La febbre causa rapidamente una serie di fenomeni oramai ben noti a tutti , in quanto ognuno di noi l'ha sperimentato personalmente durante l'età pediatrica o adulta : aumento più o meno accentuato della frequenza cardiaca, sudorazione che comporta sempre una perdita non solo di liquidi ma pure di sali preziosi soprattutto per il piccolo paziente ( tale sudorazione può anche favorire la diminuzione della febbre sia per evaporazione che per irraggiamento,) ma pure aumento del numero e frequenza degli atti respiratori, perdita dell'appetito, talora nausea, cefalea e sensazione di malessere generalizzato, a volta anche brividi e attacchi convulsivi..
Non bisogna mai sottovalutare gli episodi febbrili, ma neppure si deve drammatizzare correndo subito in Pronto Soccorso ad ogni febbre, così come l'immediato ed indiscriminato, e pertanto non strettanmente necessario , utilizzo di farmaci antipiretici può a volte essere addirittura "poco utile" perchè potrebbe mascherare la evoluzione della malattia in atto , che non si è ancora manifestata pienamente, e quindi in ultima analisi potrebbe comportare un ritardo nella esatta diagnosi : dovete attenervi strettamente alle prescrizioni terapeutiche del Vostro Pediatra o Neonatologo, non tralasciando anche i consigli del Vostro Farmacista di fiducia .
Quanto detto è esattamente la stessa condizione che si realizza nel bambino che lamenta improvvisamente un "mal di pancia" oppure "dolore acuto al testicolo ": in tali casi non bisogna somministrare subito antidolorifici senza il parere del Medico Pediatra che abbia visitato il bambino, perchè tali farmaci attenueranno certamente il dolore o addirittura lo eliminerebbero completamente, ma ciò potrebbe portare a mascherare il reale quadro clinico e quindi comporterebbe un ritardo nella definizione della corretta diagnosi , con gravi conseguenze. Infatti se il dolore fosse causato da una appendicite acuta o da torsione del testicolo , il ritardo diagnostico potrebbe comportare addirittura la possibile insorgenza di gravi complicanze come la peritonite acuta o la perdita totale del testicolo Da ciò emerge evidente l'importanza della visita clinica da parte del Pediatra che saprà consigliare la strategia diagnostica o terapeutica più appropriata.

Importanza della registrazione dell'andamento della febbre, semplicemente segnando su un foglio di carta i valori espressi dal termometro, perchè ciò sarà molto utile al Medico Pediatra per caratterizzare il tipo di febbre e tale dato consentirà di identificare più facilmente la causa della malattia febbrile:

Febbre continua, quando la temperatura si mantiene sopra la norma con oscillazioni giornaliere che non superano 1°C.
Febbre remittente, quando la temperatura è sempre sopra la normalità ,ma le oscillazioni quotidiane sono superiore a 1°C.
Febbre ricorrente, quando 3-5 giornate febbrili si alternano a giornate con temperatura normalizzatasi.
Febbre intermittente ,qualora la temperatura continua ad oscillare da accessi febbrili elevati e ritorno ,entro le 24 ore, a valori del tutto normali.
Febbricola , : alterazioni di minima entità come 37,1- 37,2- 37,3.

Anzittutto è importante segnalare alla mamme che la temperatura dipende da vari fattori : sia dalla ora in cui viene misurata, sapendo che nelle ore notturne o alla sera è un poco più alta rispetto al giorno,, sia se misurata come " interna o esterna", cioè se nell'ano, nell'orecchio o in bocca ( come metodo interno) rispetto all'ascella o all'inguine.( che sono le modalità esterne, che rilevano però valori un poco più bassi dei precedenti). Inoltre si raccomanda ai genitori di evitare immediati allarmismi davanti alla febbre, cercando di ridurre le telefonate urgenti al Vostro Pediatra o addirittura le corse, con tanta ansia e apprensione, in Pronto Soccorso dell'Ospedale.
E' sempre validissimo il metodo pratico, delle nostre nonne, di una mano sulla fronte ( si diceva giustamente " sentire la febbre" ) ed una attenta "osservazione" del bimbo e del suo comportamento: osservare anzittutto lo sguardo e gli occhi , ma pure se gioca o no, se corre e salta nonostante la febbre , se tossisce o lamenta mal di gola , se piange quando fa la pipì, se troppo frequentenmente corre a fare pipì, se rifiuta cibi solidi per mal di gola, se riferisce mal di pancia ecc...: Tutti questi dati rivestono un valore clinico importante e andranno dettagliatamente riferiti al Vostro Pediatra., che certamente prenderà in grande considerazione le vostre segnalazioni. ,molto utili per fare diagnosi..
Non dimentichiamo inoltre i saggi consigli terapeutici delle nostre nonne che dicevano di rispettare le "tre L" ( come Letto, Latte, Lana) : pertanto riposo a letto o poltrona, guardando i programmi televisivi adatti o leggendo fiabe, disegnando e impegnandosi in piccoli giochi , non dimenticando un buon abbigliamento di lana, ed somministrando ai piccoli pazienti sia latte caldo che spremute, succhi di frutta, f rullati, camomilla, acqua minerale , seguendo ovviamente i desideri e gusti del bimbo.

La visita da parte del proprio Medico Specialista Pediatra o Neonatologo è sempre di indubbia importanza : il Medico, conoscendo già la "storia clinica" del piccolo paziente (cosiddetta anamnesi ) potrà facilmente, visitando il bimbo, prendendo in seria considerazione i dati riferiti dalla mamma e valutando i dati clicini-obbiettivi (cosiddetta semeiotica medica e chirurgica : come palpazione della pancia, fonendoscopio per auscultare polmoni e cuore, ecc....) , giungere , rispettando un percorso metodologico clinico rigoroso , alla più precisa diagnosi , consentendo con ciò una impostazione di cura quanto mai perfetta, e debellando quella febbre che ha tenuto tanto in ansia i genitori del bimbo che potrà così ritornare sorridente ai propri giochi..

Prof. Alberto Roggia
Specialista in Chirurgia Pediatrica ed in Urologia