Prof. Alberto Roggia

Cure con acque oligominerali radioattive : nella calcolosi urinaria , dopo interventi chirurgici urologici, nelle cistiti ed altre patologie.

Notevole efficacia terapeutica della radioattività naturale delle acque oligominerali : alle Terme di Lurisia è attiva una delle sorgenti di maggiore radioattività al mondo di acqua utilizzata per bibita. Ottima anche l'acqua oligominerale radioattiva di Merano.
La radioattività delle acque oligominerali è un “plus valore” terapeutico di grande utilità.
Utilissime nella calcolosi renale e ureterale , nelle cistiti , in molte malattie urologiche e dopo interventi chirurgici urologici , ma pure nella gotta e malattie del ricambio.
Nessun pericolo di tossicità o effetti negativi per i pazienti , anzi la radioattività naturale della acque oligominerali assunte per bibita è considerata come un “vero e proprio farmaco naturale” a tutti gli effetti , tanto che le prescrizioni di tali acque sono effettuate dal Medico di Famiglia o dallo specialista in Idrologia Medica per scopi di cure ben circostanziate e precise per il singolo paziente.

Composizione delle acque minerali: a seconda della concentrazione molecolare, le acque minerali sono classificabili come ipotoniche., isotoniche ed ipertoniche , mentre in base alla quantità del cosiddetto residuo fisso per litro a 180° , le acque sono distinte in oligominerali, mediominerali e minerali propriamente dette, considerando come oligominerali quelle che hanno un residuo fisso non superiore a gr.200 per mille.

Meccanismo di azione delle acque oligominerali in genere : nella maggior parte dei casi in ambito della azione terapeutica, un posto di grande rilevanza è rappresentato dalla pressione osmotica della acqua assunta per bibita , cioè come idropinoterapia. Nel caso di acqua ipotonica , come nelle acque oligominerali, l'assorbimento della acqua dallo intestino tenue è accelerato (mentre nello stomaco l'assorbimento è molto modesto) venendo a stabilirsi correnti osmotiche dall'ambiente meno concentrato a quello più concentrato , e cioè dall'intestino al sangue . Una volta che l' acqua ha superato la mucosa intestinale entra in piccolissima parte nei vasi chiliferi mentre prevalentemente nei capillari sanguigni che tramite il circolo portale la recano al fegato: così quando si ingerisce acqua oligominerale si stabilisce in primo tempo una stato di idremia ma ben presto si ristabilisce l'equilibrio osmotico del sangue con rapido passaggio di acqua nei tessuti : l'abbondante immissione di acqua introdotta come bibita determina il blocco , del tutto temporaneo, dell'ormone antidiuretico ipofisario , per cui si attiva un intensa diuresi di acqua che verrà eliminata con la minzione. Tuttavia è dimostrato che la azione diuretica delle acque oligominerali non è dovuta solo alla loro elevata ipotonia in quanto vari studi scientifici hanno segnalato come le acque oligominerali anzitutto favoriscono la peristalsi dell'uretere e pertanto la progressione di un calcolo situato nell'uretere o pure la sua espulsione completa , favorita dall'onda d'acqua o bolo d'acqua che giunge nell'uretere stesso , Oltre a ciò le acque oligominerali svolgono azioni biologiche complesse dovute alla loro struttura chimico-fisica e pure alle sostanze minerali in esse disciolte anche se in concentrazioni diluitissime : così ad esempio nelle acque oligominerali di Lurisia si riscontrano vari sali disciolti in ioni, come calcio, sodio, potassio, magnesio,litio, cloruro,fluoruro,bicarbonato, silice, che svolgono azione terapeutica efficace. Alcuni Autori hanno coniato il concetto di “organotropismo renale in senso funzionale “ delle acque oligominerali , con ciò focalizzando meglio , in modo sintetico ed efficace, il loro meccanismo di azione.
L'acqua oligominerale è da considerare pertanto come uno dei migliori diuretici ,anzi il più fisiologico dei diuretici ,ovviamente se la funzionalità renale e cardiocircolatoria è normale .

Radioattività nelle acque oligominerali e sua grande importanza terapeutica : la radioattività di una acqua è legata alla presenza di radioemanazione o radon-222 , ed è comunque una radioattività sempre molto labile perchè la disintegrazione spontanea della radioemanazione porta alla rapida distruzione di quest'ultima : infatti il periodo di semitrasformazione (noto come dimezzamento o emivita) del radon è inferiore a quattro giorni , esattamente 3,82 giorni . La radioattività di tali acque non comporta alcun pericolo di tossicità per il paziente che la assume per bibita, mentre l'effetto terapeutico è decisamente più elevato rispetto alle acque oligominerali ma non radioattive: tale la radioattività naturale presenta quindi , rispetto alle acque non radioattive, un importante valore aggiunto come efficacia terapeutica , attivando notevolmente sia la diuresi e quindi favorendo l'onda d'acqua che giunge nell'uretere , sia la peristalsi dell'uretere stesso, e partecipando anche alla migliore eliminazione dell'acido urico ed all' aumento della solubilità dell'acido urico stesso.
Segnalo come il gas-radon abbandona l'organismo dopo poche ore l'assunzione dell'acqua, per cui,come ho detto sopra, nessuna conseguenza è temibile per l'organismo che invece ne riceve benevoli stimoli e indiscutibili vantaggi terapeutici : basti ricordare che l'acqua della Fonte Garbarino di Lurisia è stata definita da studi scientifici-clinici come un farmaco naturale a tutti gli effetti, per cui queste acque sono prescritte dal Medico di Famiglia o dallo Specialista in Idrologia Medica per finalità di cure ben circostanziate e precise al singolo e specifica paziente. La massima efficacia di tali acque si registra solamente però se la cura per bibita (idropinoterapia) viene effettuata presso la Fonte Termale stessa quando il contenuto in Radon-222 è ancora molto elevato , mentre ciò non si verifica più se acqua imbottigliata e bevuta a distanza di tempo .

Le Stazioni termali principali con acque oligominerali radioattive sono , in Italia , Lurisia e Merano le più note, mentre all'estero Bad Gastein (Austria) e Joachimasthal (Cecoslovacchia) . Presso le Terme di Lurisia l'acqua che sgorga dalla Fonte Garbarino presenta la maggior radioattività al mondo, tanto che ricordo come la famosissima Maria Curie , scienziata polacca nata a Varsavia , la prima donna ed unico scienziato ad ottenere ben due premi Nobel, per la chimica e la fisica, si recò a Lurisia attorno al 1918-20 per importanti ricerche sulla radioattività naturale di quell'area geografica. Alle Terme di Lurisia esiste anche una seconda Fonte, la Santa Barbara, che produce una acqua di minor radioattività ma leggerissima, di facile digestione, caratterizzata da un residuo fisso molto basso , e che presenta una azione diuretica particolarmente efficace.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE delle acque oligominerali radioattive utilizzate per bibita :

calcolosi renale , per controllare e contrastare l'aumento volumetrico litiasico ed eliminare renella con una azione di efficace lavaggio delle alte vie urinarie caliciali. Se il calcolo è di acido urico è possibile pure registrare una sensibile diminuzione delle sue dimensioni o la sua scomparsa totale.

calcolo posizionato nell'uretere , sfruttando la azione peristaltogena delle specifiche acque radioattive oligominerali ingerite per bibita per cui si realizza la insorgenza di valide e vivaci onde peristatiche della parete ureterale che favoriscono la espulsione del calcolo posizionato nell'uretere. Oltre a ciò trovando giovamento dalla ipotonia- dilatazione della via escretrice ureterale prodotta sempre da tali acque radioattive e contemporaneamente dal bolo d'acqua che agisce come una vivace onda d'acqua che perviene nell'uretere , prodotta dalla iper-diuresi generata dalle acque stesse : tutto ciò facilitante la progressione ed eliminazione dei calcoli situati nell'uretere.

dopo interventi con onde urto per calcolosi, o interventi di ureterolitolapassi ,o chirurgia percutanea, per eliminare i più piccoli frammenti litiasici e la renella e procedere ad un valido lavaggio fisiologico delle vie escretrici urinarie.

prevenzione della calcolosi in pazienti “a rischio” di tale patologia (per familiarità, iperuricemia, iper calcemia , ecc)

riduzione delle possibili recidive di calcolosi renale, in pazienti con calcoli già rimossi e eliminati .

dopo interventi chirurgici a cielo aperto o endoscopici su rene, uretere, vescica e prostata per varie patologie, per eliminare coaguli e fibrina e migliorare la funzionalità renale.

dopo interventi chirurgici urologici con tecnica videolaparoscopica o robot, sia per tumori alla prostata che al rene, per favorire la eliminazione di coaguli e fibrina.

nelle cistiti , soprattutto nel sesso femminile, al fine di ridurre la carica batterica in caso di infezioni quando è in atto una cistite acuta , o comunque e in particolar modo per la prevenzione di infiammazioni-infezioni a carico della vescica soprattutto nelle pazienti che soffrono di fastidiosissime cistiti ricorrenti e recidivanti con notevole frequenza . Utile certamente anche nelle cistiti croniche in pazienti con gotta o iperuricemia.

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